Prezzo: 5,2 milioni. Farina (Dmail) in pole
Finiscono formalmente in vendita i periodici di Guido Veneziani, dopo che il suo gruppo editoriale si è dissolto il settembre scorso, quando sono state dichiarate fallite dal tribunale di Milano sia la GVEditore sia la GVPeriodici. Adesso, infatti, sono i curatori fallimentari di queste due società che «invitano» gli interessati a presentare proposte irrevocabili di acquisto. Prezzo di partenza della gara: 5,15 milioni. In palio ci sono i magazine Vero, Stop, Rakam, Miracoli, Confessioni Donna, Donna al top, Vero Astri, Best tours e Amori. E, nel pacchetto, sono ricompresi anche gli archivi delle testate, gli strumenti di lavoro redazionale e soprattutto più di una quarantina di giornalisti. La scadenza per depositare le offerte è fissata per le ore 13 del prossimo 27 maggio ma le riviste sono già in edicola da quando le ha prese in affitto, alla fine dell’agosto 2015, Mario Farina l’editore delle testate locali del gruppo Dmail. Farina ha quindi un diritto di prelazione da poter esercitare su altri possibili acquirenti. Se le testate ex Veneziani finiranno in capo a una nuova e terza società, allora l’affitto del ramo d’azienda stipulato con Farina «cesserà immediatamente, senza necessità alcuna disdetta», si legge nello stesso avviso di vendita pubblicato dai curatori fallimentari della Guido Veneziani Editore e della Guido Veneziani Periodici. In caso di più offerte presentate è prevista una gara informale a fine maggio. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, Farina è interessato ad acquistare le riviste, anche se nel frattempo sta espandendo il suo network di testate locali con nuove pubblicazioni in Veneto e, di recente, ha lanciato anche il settimanale In famiglia. Al dossier dei periodici ex Veneziani, poi, si è mostrato interessato Angelo Aleksic, editore della European network editore che manda in stampa periodici come i settimanali Vip ed Eva Tremila oppure i mensili Eva Mese e Vip Party. Tra i protagonisti della storia targata Guido Veneziani c’è lo stesso imprenditore calabrese, già coinvolto nella vendita della nuova Unità (vedi articolo in pagina), che adesso indiscrezioni di mercato danno al lavoro su un nuovo progetto editoriale. Comunque vada, al massimo entro la fine di maggio ci sarà il giro di boa di una crisi imprenditoriale che si trascina da tempo e ha iniziato ad aggravarsi nel giugno 2015, quando è stato sospeso il canale tv Vero in onda sul digitale terrestre e gli ultimi numeri dei periodici sono usciti in edicola a singhiozzo. A pesare sui conti del gruppo, però, non sono stati i magazine che hanno registrato buoni risultati in edicola, quanto piuttosto hanno inciso l’avventura televisiva e le operazioni del polo tipografico che comprendeva per esempio gli stabilimenti Roto Alba e Mazzucchelli.
ItaliaOggi