L’editore del Corsera non fa prezzo in avvio di giornata, con un rialzo teorico di oltre 20 punti percentuali. Ma nel fine settimana è emerso che l’offerta di Cairo non piace ai grandi soci. Mediaset brillante: prima di girare Premium a Vivendi comprerà l’11% in mano a Telefonica in contanti.
I titoli del settore media sono gli osservati speciali della riapertura dei mercati, dopo le grandi novità arrivate venerdì in serata, quindi a Borse chiuse. I protagonisti assoluti della giornata di Borsa, insieme alle banche che attendono lo sblocco del fondo di sostegno del settore, sono infatti Rcs e Mediaset. Sull’editore del Corriere della Sera è arrivata l’offerta di Cairo Communication. La società del presidente del Torino, Urbano Cairo, che già ha rilevato La7, vuole salire alla totalità di via Rizzoli, dall’attuale posizione del 4,7%, con una proposta tutta “di carta”: offre azioni della sua società in cambio della consegna dei titoli Rcs. Proprio questi ultimi (segui in diretta) non fanno prezzo in avvio di contrattazioni, dopo l’Ops lanciata venerdì scorso, e salgono poi di oltre 23 punti percentuali. Lieve calo per Cairo Communication. Nel fine settimana è emerso che i grandi soci hanno accolto piuttosto freddamente la proposta di Cairo, che non è stata con loro concertata. Come ha potuto ricostruire Repubblica, da Unipol a Mediobanca si è diffusa la sensazione che l’offerta “non viene considerata congrua né sul lato del capitale né sul lato del debito”. Parole, raccolte in Piazzetta Cuccia, che portano a concludere che Mediobanca con il suo 6,5% non aderirà all’Ops. Più o meno la stessa posizione si raccoglie dagli ambienti vicini a UnipolSai, che definiscono il prezzo dell’offerta di Cairo “troppo basso per essere considerato valido”. Il disegno di Cairo prevede di consegnare 1 azione Cairo Communication ogni 8,333 azioni Rcs portate in adesione all’offerta e valorizza così la società circa 280 milioni, più i 487 di debito. Se si considerano i prezzi ufficiali delle azioni coinvolte alla data del 7 aprile, cioè ultima giornata di Borsa prima dell’uscita alla scoperto, la valorizzazione dei titoli Rizzoli è di 0,551 euro, livello verso il quale schizzano dalla chiusura di 0,46 euro di venerdì scorso. Per quanto riguarda Mediaset, invece, l’andamento di Borsa parte in modo brillante, a fronte di un listino piatto, salvo poi girare in rosso. La famiglia Berlusconi si è accordata con Vincent Bolloré, intimo di Arcore e patron di Vivendi, per lo scambio incrociato di un pacchetto azionario del 3,5% del capitale tra il Biscione e il gruppo mediatico transalpino. Considerando la differenza di valore tra i due pacchetti (quello di Vivendi è molto più “pesante”), Mediaset ha ceduto il suo canale pay Premium ai francesi, per formare una piattaforma sportiva e di contenuti in grado di far concorrenza a Netlfix in Sud Europa. Mediaset aveva l’89% di Premium, visto che l’11% circa era stato ceduta a Telefonica qualche mese fa, e il direttore finanziario Marco Giordani ha specificato che pagherà in contanti agli spagnoli quella quota, per poi consegnare l’intero 100% a Vivendi. Sulla base delle valutazioni concordate venerdì, il 100% di premium è stato valorizzato 756 milioni pertanto la quota di Telefonica dovrebbe aggirarsi intorno agli 83-84 milioni anche se la cifra esatta verrà definita in fase di completamento dell’operazione. Gli spagnoli l’avevano comprata a 100 milioni.
Repubblica