“La Società, con l’obiettivo primario di mantenere il rapporto di assoluta trasparenza con i propri clienti e di assicurare un confronto aperto, sereno e costruttivo con le Autorità, rende noto di aver sospeso l’applicazione di TIM Prime, nelle more dell’avvio delle interlocuzioni con le Autorità in merito e volte al lancio di nuovi e migliori servizi”, questo il comunicato ufficiale dell’azienda Telecom rilasciato il 6 aprile. Tale decisione è stata presa a seguito della segnalazione del CTCU e le reazioni delle Autorità di vigilanza. Tutto è cominciato nel periodo tra febbraio e marzo scorso, quando la Telecom ha diffuso la campagna informativa mediante SMS da parte di TIM, la quale annunciava che dal giorno 10 aprile tutti coloro che avevano attiva un’utenza mobile ricaricabile con TIM si sarebbero visti attivare automaticamente il piano TIM PRIME, a un costo di 49 centesimi a settimana a fronte dei seguenti servizi: minuti ed SMS illimitati verso un numero TIM a scelta, biglietti del cinema “prendi 2 paghi 1” disponibile da lunedì a venerdì e utilizzabile una volta a settimana, la navigazione in internet in 4G e dei concorsi a premi. Per annullare l’attivazione e rimanere con il proprio profilo tariffario, i clienti TIM avrebbero dovuto contattare un numero fornito dall’operatore, o fare richiesta sul sito dell’azienda, adottando la tecnica dell’opt-out. Per questo, nelle settimane scorse l’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, aveva emesso una diffida contro Telecom Italia, in quanto “la manovra di rimodulazione dei profili base di telefonia mobile, che avrebbe comportato –se attuata – un aggravio di oltre 2 euro al mese per milioni di utenti del servizio“.
Ilaria Rosella Pagliaro