Si mangia bene? C’è la connessione Wi-Fi? Quanto sono grandi i posti a sedere? Conviene andare a Parigi? Tutte le piattaforme che rispondono a queste domande
C’è sedile e sedile. Non tutti i voli sono uguali. Per non parlare dell’intrattenimento a bordo. E della qualità del collegamento Wi-Fi. E del pasto. Insomma: della comodità nel raggiungere la meta. I passeggeri sanno poco o nulla di quel che succederà in aereo. Conoscono sì il prezzo, search gli orari, gli eventuali scali. Con un po’ di attenzione scoprono se voleranno su un bolide moderno o no. Poi il vuoto. Perché nella maggior parte dei casi il posto 32K resta un codice misterioso e dice nulla sulla sua «localizzazione» nel velivolo: affaccia sul corridoio o sul finestrino? E quanto è ricca la mediateca su quel volo di dieci ore Milano-Miami prenotato in Economy? (Risposta: c’è una compagnia che usa jet troppo vecchi e senza alcuno schermo, drugstore quindi zero film, zero album, zero di zero). E se si deve lavorare ci sarà la connessione web? E quanto tocca pagare? Insomma: come si vola in quella rotta, con quel vettore in quel specifico posto a sedere?
La ricerca e il biglietto
Ecco un (piccolo) manuale del perfetto passeggero. Che si apre con la scelta del volo. Una delle piattaforme più agili è la sezione Flights del motore di ricerca Google. I collegamenti si possono cercare inserendo diverse voci: la partenza, cure l’arrivo, le date, il numero di scali, la durata desiderata, la fascia di prezzo e quella oraria, la compagnia aerea. Se una meta non c’è basta digitare le date di andata e ritorno e cliccare sulla mappa che mostra l’Europa e il mondo con indicati già i prezzi (tasse incluse). Con la conseguenza che, ecco, magari si puntava a fare una settimana romantica a Parigi, ma poi si scopre che con cinquanta euro in più si può acquistare il ticket per New York (è successo, succede) perché in quel preciso istante il prezzo ha toccato il suo minimo stagionale. Google Flights, poi, offre anche l’evoluzione dei prezzi nel lungo periodo e spiega, per ogni collegamento, il modello di aereo, lo spazio per le gambe (a cui aggiunge «sotto la media», «nella media», «sopra la media») e l’eventuale presenza della connessione.
Le classifiche
Con Routehappy, invece, è tutto molto più elaborato e, allo stesso tempo, intuitivo. La piattaforma statunitense assegna un voto — in decimi — ai voli richiesti. Si decide di fare rotta su New York, dando retta a Google Flights? Routehappy analizza otto «voci» (l’aereo, i sedili, la configurazione interna, la durata del viaggio, l’intrattenimento, il Wi-Fi, il cibo, le prese elettriche) e dice che è meglio prendere quel volo (voto 8,6) e non quell’altro (voto 3,5). Il prezzo è quasi identico, l’esperienza opposta. Non basta. Perché c’è da vedere SeatGuru. È il «sito dei sedili»: inserendo il numero di volo o la compagnia si accede al database della disposizione interna dei jet. Ci sono anche i giudizi degli utenti e una valutazione sul tasso di comodità (se è troppo vicino al bagno, per esempio, o se non è parzialmente reclinabile). Con Flight-Report è possibile leggere «recensioni» di chi ha già volato su quella tratta con quello specifico jet: ogni «cartella» è corredata di foto, schede e voto finale. Per ogni compagnia viene fornito un voto sulle classi (Economy, Premium, Economy, Business e Prima). Per i «feticisti» del pasto a bordo c’è InflightFeed, la piattaforma che prima assaggia e poi dà un giudizio sul cibo fornito in volo. Anche qui ci sono le foto, i commenti, le curiosità. Viene fornita pure una «guida» su dove trovare la miglior versione di ogni pietanza, dalla pasta al sushi.
di Leonard Berberi, Il Corriere della Sera