Il portiere del Milan festeggia il 17° compleanno, physician ma in questi mesi ha stupito tutti per il physique du rôle da adulto: “Mentalmente sono un passo avanti” dice di sé
–Lo sguardo Guardatelo. Può essere lo sguardo innocente di un ragazzo sul tramonto dell’adolescenza? Alla sua età gli occhi tradiscono insicurezza davanti a una versione di Seneca. Le gambe tremano al primo appuntamento con la fidanzatina. Neanche in Lapponia sono così glaciali. All’esordio in Serie A prende gol da Berardi (Sassuolo) sul suo palo: “Cos’ho pensato? Nulla. La partita va avanti”. Facile, no?
– Apertura alare Avete presente il portiere-meccanico del luna-park? Quello che occupa tutto lo spazio della porta e se vuoi vincere una bottiglia di spumante devi metterla solo all’incrocio? Ecco, Gigetto (così lo chiama Mihajlovic) è enorme: 198 centimetri, 48 di piede, apertura alare (ops, di braccia) da lungo Nba. Durante la partita, dalla tribuna o dalla televisione il pensiero è lo stesso: non è Donnarumma che appartiene alla porta, ma è la porta che appartiene a lui.
– Una testa, un computer “La tranquillità è la mia forza. Non sento la pressione. Mentalmente sono più avanti, l’ho capito all’esordio quando mi sono accorto che non ero agitato”. Sì, l’abbiamo capito tutti, Gigio. La sua non è sbruffoneria, ma consapevolezza nei suoi mezzi. Da sgrezzare, per carità, ma un conto è scolpire il marmo di Carrara, un altro se hai tra le mani delle beole. “Pazzie? Vado in piazza Duomo a Milano con gli amici”. Ok, giura davanti a noi, ad alta voce: non leggerò la biografia di Cassano.
– Quelli che (di lui) ben pensano Lunedì 22 febbraio, Napoli-Milan 1-1. Donnarumma estende al massimo i suoi 198 centimetri ma sul tiro di Insigne, sporcato da Abate, non c’arriva. Un po’ in ritardo? Mihajlovic non ci sta: “Se non c’arriva Gigio, non la prende nessuno”. Da grande ex-difensore, Sinisa fa il suo dovere e per Gigetto sbrodola miele: “E’ sveglio, bravo, intelligente, ha carattere, personalità, è il futuro del calcio italiano”. Mihajlovic la tocca piano. Come quando calciava le punizioni. A 17 anni il codazzo di ammiratori è da Pallone d’oro: Berlusconi, Galliani, Conte, il Barcellona, il Manchester United. Gentile Irina Shayk mettiti in fila, grazie.
– I numeri I numeri del fisico li sapete già. Il 99, suo anno di nascita, lo porta sulle spalle. Ha più presenze in Serie A (18) che anni (17), e alla sua età è una notizia. Se n’è andato di casa (a Castellammare di Stabia) a 14 anni e nei primi tre giorni in convitto a Milano non pensava ad altro che scappare via. Non essendo ancora maggiorenne non può firmare un contratto più lungo di tre anni ma il 25 febbraio 2017 firmerà un quinquennale a 1 milione di euro netti a salire. Numeri da 17enne? No. Da fenomeno sì.
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