Nasce il brand unico Tim. «È un cambio che va al di là di un semplice progetto di comunicazione», hospital ha detto l’amministratore delegato del gruppo Telecom Italia, Marco Patuano, svelando il nuovo logo, ieri a Roma nello spazio del Salone delle Fontane, all’Eur. «Il logo deve essere un momento di rappresentanza, e Telecom vuole tornare a essere percepita come la casa della tecnologia, dell’Ict e della comunicazione». I colori non sono cambiati: blu, bianco e rosso: un’icona rossa che rappresenta una T e dal woerdmark bianco su fondo realizzata in collaborazione con Interbrand. Per la comunicazione (comprese le sponsorizzazioni) il gruppo investe 250 milioni l’anno: «Stiamo facendo un importante kick-off», sotto l’insegna «dell’iconicità visiva», ha continuato Patuano. «Abbiamo deciso da tempo di far convergere tutte le offerte commerciali dei nostri segmenti di mercato verso Tim, costruendo una brand experience capace di unire la solidità e la grandezza di Telecom Italia alla personalità innovativa di Tim. Un’operazione di sintesi che riflette un fenomeno concreto: la convergenza fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device, dalla tecnologia e dalle piattaforme digitali. Saremo il meglio di Tim e di Telecom Italia, da oggi con un nuovo logo che segna anche un importante cambiamento nella ridefinizione del nostro ruolo». L’a.d. ha voluto comunque evidenziare che «Telecom Italia resta il corporate brand». Il gruppo è presente in Italia con 30 milioni di linee mobili e 12 milioni di collegamenti dalla rete fissa, e in Brasile con 72,6 milioni di clienti.
Testimonial d’eccezione della nuova campagna Tim (affidata a Leagas Delaney, con spot firmati dal regista Michael Haussman, casa di produzione Think Cattleya, centro media Maxus) è l’inventore del World Wide Web, Tim Berners-Lee, affiancato dai nostrani Fabio Fazio e Pif. Senza dimenticare la landing page dedicata alla campagna, www.tim/connessioggi. Oltre al rebranding Patuano punta anche sulla riprogettazione dello spazio urbano (con l’apporto di Goldman & Partners), con 54 cantieri in dieci città, una ristrutturazione per complessivi 400 mila metri quadri, il rilascio di 700 mila e il riacquisto di immobili più strategici per il gruppo: un piano da 300 milioni di euro. E qui parte la scommessa della nuova sede del gruppo Telecom Italia, nelle torri realizzate negli anni 50 dall’architetto Cesare Ligini, che sarà pronta «tra fine 2016 e inizio 2017», il complesso «a minor impatto in Europa», con il progetto di Uno-A Architetti Associati (Luca Piraino, Chiara Tardini e Ombra Bruno). Patuano ha spiegato che «nel quartiere generale applicheremo il concetto di smart working con flessibilità. Inseriremo nei centri le palestre, i delivery dei supermercati per una maggiore qualità della vita. Poi, avremo anche una parte per poter sperimentare la tecnologia». Per il presidente Giuseppe Recchi, «la nuova sede del quartiere generale accoglierà oltre 5 mila persone». Nel periodo del cantiere, la struttura supporterà un’installazione artistica di Matteo Cibic, a cura di Caroline Corbetta.
di Gianfranco Ferroni “Italia Oggi”