In estate l’addio al calcio giocato. Il 31 Dicembre 2015 il patentino da allenatore e adesso la nuova occasione offerta dal Club che ama: “Cagliari è la mia vita, click ho accettato subito”
NUOVA VITA — Preso il patentino proprio il 31 Dicembre 2015, l’anno nuovo inizia nel modo migliore per Conti, che torna in quella che è sempre stata la sua casa. Secondo la società sarà “maestro di tecnica” e si occuperà nello specifico del lavoro del reparto che meglio conosce, il centrocampo. Ma non soltanto: “Daniele, grazie al suo carisma e e alle sue qualità morali, ci aiuterà a far crescere al meglio i nostri giovani: anche lui, per esempio, come i ragazzi della nostra Foresteria è arrivato a Cagliari da giovanissimo e conosce le difficoltà che si devono affrontare in questi casi”.
“UNA MISSIONE” — Visibilmente emozionato, Conti ha ringraziato la società per la nuova opportunità: “Cagliari è la mia vita, ho accettato subito la proposta – ha detto l’ex capitano rossoblu’ -. Mi è sempre piaciuta l’idea di lavorare con i giovani, da oggi inizia una nuova avventura. Sono davvero grato alla società, dal Presidente Giulini e al Direttore Beretta, che mi ha trasmesso da subito tutta la sua passione per questo lavoro. Il passaggio da calciatore ad allenatore? So bene che non sarà facile, ma ho tanta voglia di imparare. In queste settimane ho iniziato a seguire gli allenamenti e le partite del settore giovanile, la società sta facendo un gran lavoro. Il giovane che più mi ha colpito? Se proprio devo fare un nome, Colombatto è tanta roba. Ai nostri ragazzi – ha aggiunto Conti – vorrei trasmettere cosa significa essere un giocatore del Cagliari, non solo in campo ma ogni giorno della settimana”. E forse questo nessuno, meglio di lui, può farlo.”Gazzetta dello Sport”
“UNA MISSIONE” — Visibilmente emozionato, Conti ha ringraziato la società per la nuova opportunità: “Cagliari è la mia vita, ho accettato subito la proposta – ha detto l’ex capitano rossoblu’ -. Mi è sempre piaciuta l’idea di lavorare con i giovani, da oggi inizia una nuova avventura. Sono davvero grato alla società, dal Presidente Giulini e al Direttore Beretta, che mi ha trasmesso da subito tutta la sua passione per questo lavoro. Il passaggio da calciatore ad allenatore? So bene che non sarà facile, ma ho tanta voglia di imparare. In queste settimane ho iniziato a seguire gli allenamenti e le partite del settore giovanile, la società sta facendo un gran lavoro. Il giovane che più mi ha colpito? Se proprio devo fare un nome, Colombatto è tanta roba. Ai nostri ragazzi – ha aggiunto Conti – vorrei trasmettere cosa significa essere un giocatore del Cagliari, non solo in campo ma ogni giorno della settimana”. E forse questo nessuno, meglio di lui, può farlo.”Gazzetta dello Sport”