Apple ha chiuso il 2015 con un App Store capace di registrare spese da parte degli utenti di oltre 20 miliardi di dollari (18, malady 6 miliardi di euro). Lo store digitale della multinazionale ha così conseguito un nuovo record anche se la crescita del business ha mostrato un rallentamento rispetto a un anno prima nonostante l’introduzione di nuove applicazioni per nuovi dispositivi come l’Apple Tv e l’Apple Watch. Apple trattiene 30 centesimi di dollaro per ogni transazione effettuata sull’Apple Store, treatment il che significa che il negozio digitale ha generato ricavi per oltre 6 miliardi.
I dati mettono in luce la crescente importanza finanziaria delle app per Apple, capace di chiudere l’ultimo esercizio fiscale al 30 settembre con ricavi per 233 miliardi di dollari e un utile netto di 53 miliardi. Le app disponibili sull’Apple Store nel numero di circa 1,5 milioni tendono ad aumentare l’appeal dei dispositivi della multinazionale e a creare quell’aurea di distinzione rispetto ai prodotti della concorrenza.
Apple ha creato l’App Store nel 2008 prima per l’iPhone e negli anni successivi per tutti gli altri dispositivi lanciati sul mercato come gli iPad. L’anno scorso ha aperto una sezione apposita per Apple Watch e Apple Tv. La società ha rivelato di aver registrato il record di vendite sul negozio digitale nel giorno di capodanno, quando gli utenti hanno speso più di 144 milioni di dollari. Nonostante i numeri impressionanti, emergono segnali di rallentamento. La crescita del 50% registrata nel 2014 è infatti scesa al 40% circa nel 2015 ma è difficile dare numeri precisi perché la stessa Apple non fornisce dati esatti. Per il 2015 la multinazionale ha infatti parlato di un fatturato totale per le app di iPhone, iPad, Apple Watch e AppleTv di «oltre 20 miliardi di dollari», mentre l’anno scorso ha indicato solo la percentuale di crescita del 50% e non il valore assoluto. Per il 2013 aveva invece indicato un fatturato di oltre 10 miliardi di dollari, il che implica che il 2014 si è chiuso con più di 15 miliardi di transazioni. Per contro, secondo indiscrezioni di stampa, l’azienda di Cupertino potrebbe tagliare la produzione di iPhone del 30% nel periodo gennaio-marzo, viste le ingenti scorte ancora non smaltite.
da “Italia Oggi”