L’anno dei motori chiude con oltre un milione e mezzo di consegne, see il +15,75% in più rispetto allo scorso anno. Nuovo record di FCA
I fuochi d’artificio (che molti si aspettavano) ci sono stati: Il mercato italiano chiude il 2015 con 1.574.872 immatricolazioni, con una crescita del 15,75% rispetto al 2014. Una numero davvero impensabile a inizio anno, quando molti analisti prevedevano il peggio. E invece no: il trend positivo non ha mai arrestato la sua corsa, fino ad arrivare ad un clamoroso dicembre che con 109.395, consegne, il 18,65% in più dello stesso mese dell’anno precedente, ha reso possibile il record.
Il fenomeno dell’anno, va detto, rimane comunque Fiat Chrysler Automobiles che ha chiuso il 2015 con 445.989 immatricolazioni, il 18,34% in più del 2014. Di conseguenza la quota di mercato è salita dal 27,7 al 28,32%. Ma è significativo sottolinea come Fca abbia fatto sempre meglio del mercato., anche a dicembre: le consegne sono state 32.228, il 27,09% in più dello stesso mese dell’anno precedente e la quota è salita dal 27,5 al 29,46% (+1,96%).
Tutto bene? Insomma: “Il mercato dell’auto nel corso del 2015 ha invertito positivamente il proprio trend – spiega Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – grazie al contributo poderoso del noleggio, che nel breve termine ha accompagnato eventi importanti come l’Expo, e nel lungo termine ha visto il rinnovo di contratti prolungati, e alla ripresa del canale dei privati soprattutto per le fortissime promozioni messe in campo da Case e Concessionari”. “Nessuno sa – continua Nordio – quanto questo sforzo economico possa proseguire e questo, oggettivamente, frena l’ottimismo nelle previsioni del 2016. Resta, e questo è certo, il problema irrisolto della vetustà del parco circolante italiano, che ormai si porta dietro più di 16 milioni di vetture Euro 0, 1, 2 e 3, in gran parte realisticamente in possesso di quelle famiglie ancora con ridotta capacità di spesa per la sostituzione della vettura. All’attuale velocità di rinnovo ci impiegheremmo 20 anni per sostituire tutto il parco ante Euro 4 e questo è paradossale”.
Ma torniamo a quello che abbiamo definito il “fenomeno dell’anno”, FCA che oltre alla crescita percentuale nelle vendite ha piazzato nella classifica delle vetture più vendute in Italia nel 2015, quattro macchine nei primi quattro posti, ossia Panda, Punto, Ypsilon e 500L.
“Anche il marchio Fiat – spiegano con orgoglio ad FCA – ha ottenuto risultati migliori di quelli del mercato. Infatti, in dicembre le registrazioni del brand Fiat sono state 23.400, il 32,8 per cento in più rispetto alle 17.650 di un anno fa, per una quota al 21,4 per cento, aumentata di 2,3 punti percentuali. Le immatricolazioni in tutto l’anno sono state oltre 329 mila (rispetto alle quasi 282 mila dell’anno precedente, +16,85 per cento) con la quota che si è attestata al 20,9 per cento, in crescita di 0,2 punti percentuali. Per quanto riguarda i modelli del marchio, Panda è stata la vettura più venduta in Italia sia a dicembre (quasi 8.900 immatricolazioni e quota del 46,3 per cento nel segmento A) sia in tutto il 2015, con oltre 126.300 immatricolazioni e una quota del 43,8 per cento. Da segnalare l’accoglienza molto positiva della nuova Tipo che ha subito incontrato i favori dei clienti con oltre 4 mila ordini in tre settimane. Altrettanto positivi i risultati della famiglia 500, che complessivamente ha continuato a crescere in tutto il 2015. La 500L è ormai stabilmente tra le auto più vendute del mercato ed è anche la “media” più richiesta, con una quota nel suo segmento del 60,4 per cento a dicembre e del 57,1 per cento nell’anno. Molto positivi anche i risultati di 500X, la più venduta del suo segmento a dicembre (oltre 3.800 immatricolazioni e quota al 25,7 per cento) e nell’anno: 32.500 registrazioni e 18,2 per cento di quota”. Nell’analisi per marchi poi va segnalato il buon risultato di Lancia (a dicembre ha immatricolato 4.200 vetture per una quota del 3,8 per cento) grazie alla Ypsilon che a dicembre è risultata la più venduta del segmento B con 4.200 immatricolazioni e una quota del 13,7 per cento. L’Alfa regge grazie alla Giulietta che per tutto l’anno è sempre stata tra le vetture più vendute del suo segmento: a dicembre ha ottenuto una quota dell’11,9 per cento. Mentre il vero exploit di FCA lo si deve alla Jeep: “In dicembre – spiegano ad FCA – le Jeep registrate sono state quasi 2.500 e la quota è stata del 2,25 per cento. Le immatricolazioni del 2015 sono state quasi 30 mila (+163,9 rispetto alle 11.300 del 2014) mentre la quota è stata dell’1,9 per cento, 1,1 punti percentuali in più rispetto allo 0,8 per cento del 2014. Per Jeep il 2015 è stato il miglior anno di sempre in Italia, con vendite quasi triplicate rispetto al 2014 che era stato il miglior anno per il marchio fino ad allora.
Gli eccezionali risultati di Jeep sono stati raggiunti grazie all’apporto soprattutto della Renegade, le cui vendite si sono mantenute sempre molto elevate durante tutto l’arco dell’anno, migliorando costantemente fino a raggiungere le posizioni di vertice del suo segmento. Nell’anno sono state immatricolate oltre 23 mila Renegade, per una quota del 12,9 per cento nel suo segmento”.
La vera domanda ora è questa: cosa succederà nel 2016? “Secondo noi ci sarà ancora crescita – spiega il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi – perché prevediamo per il 2016 un ulteriore incremento del +5%. Mercato in crescita significherebbe abbattere le emissioni nocive. Ora auspichiamo che il Governo prenda atto che abbiamo il parco auto più vecchio d’Europa, e quindi, tra i molteplici effetti negativi, altamente inquinante. Svecchiando il circolante abbatteremmo l’inquinamento e ridurremmo le vittime della strada, ingenerando un loop positivo del quale beneficerebbe lo Stato, con maggiori entrate fiscali, i cittadini per maggiore qualità dell’aria e riduzione dei morti sulle strade e il mondo del lavoro, che anche secondo l’Eurostat ancora arranca”.
“Con il diciannovesimo incremento mensile consecutivo, a dicembre, anche grazie a un giorno lavorativo in più rispetto a dicembre 2014, il mercato cresce a doppia cifra, facendo concludere l’anno in linea con le aspettative – commenta Aurelio Nervo, Presidente di ANFIA – dopo la svolta del 2014, primo anno di crescita seguito a 6 anni consecutivi in flessione, il 2015 può essere archiviato come un importante passo avanti verso la ripresa, ovvero verso volumi di immatricolazioni adeguati alle potenzialità di sviluppo del nostro Paese, un target che si colloca tra 1,8 e 1,9 milioni di immatricolazioni annuali. Per il 2016, possiamo contare su alcuni elementi incoraggianti per un ulteriore avvicinamento a questo obiettivo: non si tratta soltanto dell’andamento positivo degli ordini raccolti negli ultimi mesi e dei segnali di miglioramento dell’economia, ancora disomogenei per i vari settori e, nell’ambito della produzione industriale, trainati proprio dal settore auto, ma anche dall’introduzione di ulteriori nuovi modelli di vetture prodotte sul territorio nazionale, in primis con l’effettivo rilancio della gamma Alfa Romeo”.
di Vincenzo Borgomeo “Repubblica”