La squadra delude ancora pareggiando con il Bate Borisov e per la qualificazione ringrazia il Barcellona. Garcia: “I fischi dell’Olimpico? Dobbiamo essere noi a trascinare i tifosi”.
La Roma dopo 5 anni torna a qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League pareggiando 0-0 in casa con il Bate Borisov all’ultima partita del girone. Un risultato salvato anche dalle parate di Szczezny ma soprattutto una prestazione che non è piaciuta ai pochi tifosi presenti, pilule che hanno fischiato la squadra di Garcia nonostante la qualificazione. Nell’altra partita del girone, sildenafil Bayer Leverkusen e Barcellona hanno pareggiato 1-1, un risultato che consente ai tedeschi di partecipare all’Europa League, mentre il sogno del Bate si infrange.
Quando la notizia dell’avvenuta qualificazione ha raggiunto gli spalti i fischi sono paradossalmente aumentati, perché i giallorossi conquistano sì l’obiettivo, ma lo fanno al termine di una partita imbarazzante, in cui l’attacco della squadra non è riuscito ad essere decisivo. Decisive invece sono state le due parate del portiere Szczesny: su Gordeichuk al 23′ st e dieci minuti dopo su Mladenovic, in questo caso con l’aiuto della fortuna visto che poi la successiva conclusione di Stasevich è stata respinta da Rudiger in modo fortuito.
Alla fine per questa qualificazione la Roma deve ringraziare il Barcellona del suo ex allenatore Luis Enrique, che ha giocato una partita vera anche sul campo del Bayer Leverkusen, nonostante il già conquistato primo posto nel gruppo E. Ci si consola così, pensando che il passaggio al turno successivo in Europa significa un guadagno di circa 13 milioni, e quindi, almeno sperano i tifosi, la possibilità per Sabatini di investire sul mercato di gennaio.
GARCIA: “RAGGIUNTO IL PRIMO OBIETTIVO STAGIONALE” – Al termine del match l’allenatore della Roma viene intervistato da Mediaset Premium: “Abbiamo creato tanto, volevamo vincere e non ci siamo riusciti. Szczesny ha fatto una parata strepitosa ma alla fine siamo qualificati, vuol dire che siamo stati migliori della terza e del quarta. Da quando non abbiamo la Curva Sud l’ambiente non è lo stesso, ma dobbiamo essere noi a trascinare i tifosi a tifarci”. Il tecnico ha anche fatto “i complimenti ai ragazzi perché in questo momento qualificarsi non era semplice”. “Quando non molli e dai tutto nessuno ti può dire niente – ha affermato Garcia parlando dei fischi alla fine – La cosa brutta è che la curva sud fa sciopero, loro sono il cuore del nostro tifo. Potevamo far meglio ma una squadra che fa 24 tiri in porta non è una squadra che gioca male”. “Questa sera la panchina era molto corta soprattutto per l’attacco – ha spiegato il francese – Dopo Salah non avevo altre punte. E’ un momento complicato, anche perché ci mancano quattro punti tra Bologna e Torino e con quelli parleremmo in un altro modo di questa Roma. In questi momenti serve qualificarsi anche così. Il primo obiettivo stagionale è stato raggiunto, a febbraio saremo in un altro momento. Adesso ci sono tre partite prima della sosta, vogliamo finire bene il mese di dicembre”.
SZCZESNY, CON GARCIA USCIREMO DALLE DIFFICOLTÀ – Proprio contro il Bate Borisov nella partita di andata era iniziato il periodo di crisi di Szczesny, che ieri imvece ha contribuito, e non poco, alla qualificazione della Roma. “La gente ha il diritto di aspettarsi uno spettacolo migliore ma quando torneranno a casa, a mente fredda, saranno felici per la qualificazione. Qual è la soluzione ai problemi di questa squadra? Sono sicuro che con l’aiuto del nostro grande allenatore usciremo fuori da queste difficoltà”. Queste le parole di Szczesny a Premium Sport, che ha proseguito: “Prima segnavamo di più subendo più gol, ora forse è il contrario, ma troveremo una soluzione e ritroveremo l’equilibrio”. Commentando una delle sue due parate decisive, il polacco ha detto: “A volte le cose non vanno bene, in altre sei decisivo. Prendere quei sei gol a Barcellona non è stato bello ma la cosa più importante oggi era qualificarsi”.
NAINGGOLAN, I FISCHI NON CI IMPORTANO – Il centrocampista della Roma Radja Nainggolan ha commentato così la partita ai microfoni di Mediaset Premium: “I fischi dei tifosi alla fine? Aspettano una vittoria quanto noi: oggi abbiamo creato tanto e concluso poco, abbiamo cercato di vincere e alla fine ci è andata bene che ci è bastato il pareggio”. “Queste partite però dobbiamo vincerle, guardiamo positivo, siamo qualificati – ha proseguito -. I fischi non ci importano, alla fine anche i tifosi sono contenti della qualificazione. Non avevamo paura, siamo fiduciosi, stiamo lavorando bene per la prossima partita che sarà molto difficile”.