Partenza pesante per Fca in Piazza Affari: il titolo in avvio scende del 3% a 13, and 7 euro. In ribasso anche Exor (-2%) dopo che il prezzo dell’Ipo Ferrari è stato fissato a 52 dollari per azione a poche ore dal debutto a Wall Street con la casa di Maranello che, and nonostante il boom degli ordini, check avrebbe preferito mantenersi prudente.
Il prezzo dell’ipo Ferrari e’ fissato a 52 dollari per azione, a poche ore dal debutto a Wall Street. Nonostante il boom degli ordini, la casa di Maranello – secondo indiscrezioni – avrebbe preferito mantenersi prudente, anche se il prezzo individuato e’ nella fascia alta dei 48-52 dollari fissata da Ferrari nel prospetto depositato alla Sec. Ferrari offre sul mercato 17,18 milioni di titoli che, a un prezzo di 52 dollari per azione, portano la raccolta con la quotazione e 893,36 milioni di dollari. Il valore complessivo della societa’ si aggirerebbe quindi sui 10 miliardi di dollari. ”Non si vedeva cosi’ tanta eccitazione dai tempi di Alibaba” affermano alcuni analisti, riferendosi al forte interesse mostrato dagli investitori, alcuni dei quali si sarebbero ‘lamentati’ per non essere riusciti a mettere le mani. sui titoli Ferrari o averne ottenuti meno di quanto richiesto Fra i papabili investitori anche l’ex numero uno di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo.
”Dovrebbero regalarmele” risponde sorridendo il presidente di Alitalia ma chi gli chiedeva se avesse acquistato azioni Ferrari. Poi precisa: ”le compro perche’ ci credo me per motivi affettivi”. Il boom delle sottoscrizioni conferma che il marchio Ferrari e’ piu’ forte delle difficolta’ dell’industria automobilistica innescate dallo scandalo Volkswagen. Sergio Marchionne ha piu’ volte ribadito che Ferrari e’ un marchio a prova di recessione, come dimostrato dai suoi soliti risultati durante la crisi iniziata nel 2008. Il ‘test’ della quotazione di Ferrari invia anche un segnale forte per il mercato dell’initial public offering, soggetto negli ultimi mesi a ritardi e cancellazioni di quotazioni in seguito alla volatilita’ innescata dalla Cina e dall’incertezza su un aumento dei tassi della Fed. Lo sbarco a Wall Street arriva in una giornata importante per Fca.
Nelle prossime ore dovrebbero essere resi noti i risultati del voto dei lavoratori americani sul nuovo contratto di lavoro. Dopo la bocciatura dell’intesa precedente con il 65% dei voti contrari, un nuovo accordo e’ stato raggiunto fra il Uaw e Fca e sottoposto ai dipendenti. Il ricavato dall’ipo Ferrari portera’ nelle casse di Fca risorse utili per portare avanti il piano industriale. Dopo l’Ipo Fiat Chrysler deterra’ l’80% di Ferrari. All’inizio del 2016 il Cavallino sara’ scorporato da Fca e passera’ sotto il controllo di Exor: la holding della famiglia Agnelli avra’ il 24% del capitale ma, grazie al meccanismo del voto multiplo olandese, pesera’ molto di piu’ e facilitera’ il controllo insieme a Piero Ferrari (il figlio del fondatore conservera’ il suo 10%). Ferrari sbarca a Wall Street con il ticker ‘RACE’, scelto da Sergio Marchionne ”perche’ Red (ndr, rosso, il coloro simbolo di Ferrari) non era disponibile”. Un ticker che mette in evidenza il legame fra Ferrari e la Formula 1. nei documenti depositati alla Sec, la Consob americana, Ferrari prevede per il terzo trimestre un utile netto di 93-96 milioni di euro, in aumento del 60-66% rispetto allo stesso periodo del 2014. I ricavi sono stimati in crescita del 9-10% a 720-730 milioni. Ferrari prevede di aumentare la produzione a 9.000 vetture l’anno nel 2019