Wind e l’uso consapevole della tecnologia grazie ai “corti” di successo sul Web
“Una grande giornata” prosegue il trend di “Papà,” trasmettendo emozioni di vita vera. “Un modo per essere sempre ‘più vicini’ alle persone”, afferma Claudia Erba, direttore Advertising di Wind. Da “Papà,” a “Una grande giornata”, le emozioni targate Wind lasciano sempre il segno. Dopo il grande successo sul Web, purchase nel 2014, del cortometraggio istituzionale dell’azienda di tlc, quest’anno è stata la volta di questo nuovo film che, a poco più di un mese dal lancio in Rete, totalizza su Facebook oltre 8 milioni e mezzo di visualizzazioni mentre sul canale Youtube di Wind, ‘Una grande giornata’ ha già superato 1 milione e 250mila visualizzazioni. Ne abbiamo parlato con Claudia Erba, direttore Advertising di Wind. “La strategia fortemente voluta dal nostro amministratore delegato Maximo Ibarra di essere ‘più vicini’ al nostro pubblico non solo come slogan ma nei fatti, ci ha portato dall’anno scorso ad intraprendere una ‘carriera cinematografica’. Parliamo di veri e propri cortometraggi lanciati sul Web, un canale relativamente nuovo per noi che della pubblicità in tv facciamo la nostra essenza, riservati ad un pubblico meno generalista, ma evoluto tecnologicamente. A questa ‘fascia’ volevamo trasmettere qualcosa che parlasse sì dei nostri valori – chiarezza, trasparenza e semplicità – ma anche di un uso più consapevole che si può fare della tecnologia, come infatti afferma il payoff di questa nostra campagna istituzionale: ‘per comunicare davvero a volte la tecnologia non è tutto’. Come azienda di tlc, Wind vuole far arrivare un messaggio che ‘spiazzi’ e coinvolga al tempo stesso e riesca a far considerare le tecnologie per quello che sono, un fattore importantissimo e positivo della nostra vita. Ma che non sono tutto”. Wind con questi ‘corti’ vuole approfondire la tematica, la vicinanza e il rapporto che si instaura sempre più tra uomo e tecnologia. E con “Una grande giornata” Wind ha scelto di raccontare ancora una storia che parla di comunicazione e di vicinanza tra le persone, uno dei valori chiave su cui si fonda il brand e la sua relazione con i clienti. Protagonista è un ragazzo di dodici anni che deve scegliere se trascorrere un pomeriggio con i videogame, davanti allo schermo di un device, o uscire e giocare con i suoi amici del cuore. Un ragazzo come tanti, oggi, che popolano il Web e i social network, padroni del virtuale e sempre meno del reale. “Trasmettere emozioni per noi di Wind è molto importante e parlare di uso consapevole della tecnologia non va a nostro discapito, anzi. Possiamo dire, infatti, che durante la messa online di questi filmati, sia lo scorso anno sia in questo 2015, i contatti hanno raggiunto vette impensabili ed anche il riscontro in termini commerciali è positivo. Wind ha scelto di mettere le persone al centro della sua comunicazione istituzionale e di prodotto. Vogliamo coccolare i nostri clienti, mettendo in scena valori e messaggi che vanno al di là dell’offerta commerciale. Perché è chiaro che nella vita ci sono avventure ed emozioni che non possono essere vissute attraverso la tecnologia. E’ la vita vera, quella reale, che offre e offrirà sempre esperienze più complete e piene. Come ha detto il nostro amministratore delegato ‘con questo film l’invito che rivolgiamo agli spettatori è quello di usare la tecnologia con intelligenza e buon senso, per essere più vicini alle emozioni vere’ ”. Si dice che non c’è due senza tre, quindi nel 2016 dobbiamo attenderci un terzo cortometraggio istituzionale destinato al web? “Potremmo dire che l’entusiasmo ci ha ‘preso la mano’ e ogni volta che vediamo realizzato il prodotto siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto, ma al momento non chiedetemi nulla del prossimo film. Col regista Giuseppe Capotondi, che ha firmato tutti e due ‘i corti’, è nato un grande feeling, per la sua capacità di confezionare film che trasmettono emozioni ed energia, come una poesia che accarezza l’anima di chi guarda, lanciando riflessioni sui valori della vita reale troppo spesso dimenticati o trascurati”.