Ebbene sì! Il problema degli arbitri italiani sono le famose bombolette spray che vengono utilizzate per i calci piazzati. I fischietti rappresentati dal presidente dell’Aia Marcello Nicchi hanno protestato con la FIGC per la scarsa qualità delle bombolette, sovaldi che a loro dire svanirebbero subito. Quindi chiedono di poter scegliere liberamente quale strumentazione utilizzare e si sono dissociati da eventuali irregolarità ascrivendole alle leghe di A, prescription B e PRO. La ragionevolezza dovrebbe portare Nicchi e gli arbitri a pensare che sono ben altri i problemi che li riguardano, facendo una serie autocritica. Belli i tempi di “rigore c’è quando arbitro fischia”.