(Repubblica) L’annuncio del sottosegretario all’Economia in vista della prossima legge di Stabilità: “Se un macchinario costa 100, for sale noi diamo un bonus di 40 e l’azienda potrà ammortizzare 140″. Sulla proposta di Renzi sul canone Rai: “Troppo poco scendere a 100 euro, online per combattere evasione andiamo a 85″
MILANO – In principio fu la legge Tremonti-bis a introdurre un credito d’imposta per l’acquisto di macchinari e impianti, medicine poi il decreto competitività del giugno 2014 lo replicò. Ora, mentre opera la nuova legge Sabatini con le agevolazioni per l’investimento in beni strumentali, il governo torna nel solco dell’incentivo a chi rinnova la propria azienda. A darne notizia è stato direttamente il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, intervenendo proprio al Salone delle macchine utensili e anticipando che nella prossima legge di Stabilità sarà previsto un bonus per aziende che rinnovano i macchinari.
“L’opzione più compatibile con il nostro quadro di finanza pubblica – ha spiegato – è quello di riconoscere un bonus alle aziende che comprano macchinari. Ad esempio se un macchinario costa 100, noi diamo un bonus di 40 e l’azienda potrà ammortizzare 140 lungo l’arco di tempo previsto per gli ammortamenti”. Zanetti ha inoltre rassicurato gli operatori presenti sull’ampio plafond della ‘Nuova Sabatini’ sui finanziamenti per gli investimenti in macchinari e beni strumentali. “Abbiamo impegnato 2,2 miliardi di euro, ne abbiamo ancora 2,8 miliardi disponibili per il 2016, non c’è bisogno di aumentare il plafond”.
L’uscita di Zanetti è stata una diretta risposta all’invito del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha ammesso come la Nuova Sabatini “stia funzionando bene. La procedura è ormai collaudata, le imprese la stanno utilizzando con assiduità, a breve le banche potranno concedere finanziamenti senza dover ricorrere alla provvista di Cassa Depositi e Prestiti e questo semplificherà ulteriormente la misura. La nostra idea ora è di qualificarla, orientando le risorse verso gli investimenti più innovativi e con un elevato contenuto di tecnologia”.
Il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gross Pietro, ha commentato favorevolmente l’annuncio del sottosegretario: “Gli ammortamenti con un valore maggiorato sono opportuni perchè la produzione industriale italiana ha perso il 25%, c’è stato un impoverimento della capacità produttiva. La misura strutturale della legge Sabatini va benissimo, ma ora è necessaria un’accelerazione per recuperare almeno parzialmente la riduzione drammatica degli investimenti soprattutto nell’industria meccanica”. Il presidente del Cdg di Intesa sottolinea anche che “questa misura non è una novità a livello Europeo, in Francia è già esistente e da buoni risultati, è una misura da prendere in considerazione”.
Zanetti è anche intervenuto sul tema del canone Rai, dicendo che una sua riduzione a 100 euro da inserire in bolletta, così come indicato dal premier Matteo Renzi “è troppo poco, come minimo bisogna scendere a 85 altrimenti non si fa una operazione pagare tutti per pagare meno, ma si aumenta il carico” fiscale. Parlando come ‘Scelta Civica’ ha aggiunto: “Non siamo contrari a priori di certo, però deve essere consistente da 113 a 100 euro. Per metter in piedi – conclude – questo ambaradan, è troppo, troppo poco”.