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Tre minuti di applausi hanno accolto Papa Francesco nell’aula del Congresso Usa, seek a Washington. Si tratta di una visita storica: Bergoglio è il primo Pontefice a rivolgersi al Parlamento degli Stati Uniti. “Sono un figlio di questo straordinario continente”, ha detto il Papa iniziando il suo discorso in cui ha poi chiesto esplicitamente “l’abolizione globale della pena di morte: ogni vita è sacra, ogni persona ha inalienabile dignità”. “La società può solo beneficiare dalla riabilitazione di coloro che sono condannati per crimini”, ha aggiunto rafforzando così l’appello dei vescovi Usa ad abolire la pena capitale e offrendo “sostegno a tutti coloro che sono convinti che una giusta e necessaria punizione non deve mai escludere la dimensione della speranza e l’obiettivo della riabilitazione”. Le sue parole sulla pena di morte sono state però accolte da un tiepido applauso.
“No a fondamentalismo” – “Nessuna religione è immune da forme di inganno individuale o estremismo ideologico. Questo significa che dobbiamo essere particolarmente attenti ad ogni forma di fondamentalismo, tanto religioso come di ogni altro genere”, ha poi detto.
“Solidarietà contro crisi e ingiusitizie” – “Fare appello al coraggio e all’intelligenza per risolvere le molte crisi economiche e geopolitiche di oggi”. Questa la ricetta che il Papa offre ai deputati e senatori statunitensi. “Perfino in un mondo sviluppato gli effetti di strutture e azioni ingiuste sono fin troppo evidenti. I nostri sforzi devono puntare a restaurare la pace, rimediare agli errori, mantenere gli impegni, e così promuovere il benessere degli individui e dei popoli. Dobbiamo andare avanti insieme, come uno solo, in uno spirito rinnovato di fraternità e di solidarietà, collaborando generosamente per il bene comune”.
“Mai imitare la violenza dei tiranni assassini” – “Imitare l’odio e la violenza dei tiranni e degli assassini è il modo migliore di prendere il loro posto”. E’ il monito lanciato dal Pontefice durante il suo discorso, pronunciato in lingua inglese: “La nostra, invece, dev’essere una risposta di speranza e di guarigione, di pace e di giustizia”.(Tgcom)