di Riccardo Ruggeri (da Italia Oggi) Un chiacchiericcio vacuo e insopportabile si era fatto cappa sull’intera Europa, sovaldi sale quando una Signora disse una frase, lì nacque la “Dottrina Merkel”, ecco la sua sintesi, come l’ha presentata al Bundestag:
1 La Germania accoglie tutti i profughi siriani che ne abbiano diritto, con un tetto massimo di 500 mila all’anno, per un numero imprecisato di anni, a condizione che imparino il tedesco e accettino di essere integrati. In altre parole, niente multiculturalismo, la legge è quella tedesca (non la sharia), il giudice è un tedesco, sta a Berlino, per lui Allah è solo un Profeta.
2 I profughi siriani che non ne hanno diritto, i non siriani, i migranti cosiddetti economici, verranno rimpatriati (così, papale, papale, non me ne voglia Bergoglio)
E’ dottrina di chiarezza assoluta e nello stesso tempo di durezza teutonica, i due presupposti, tenendosi a vicenda, configurano una “Politica”. Nessun inquinamento ideologico fra asilanti e migranti economici: si agli uni, no agli altri, se non invitati (modello svizzero). Reazione delle nostre forze politiche? Silenzio, però ora il chiacchiericcio sta ricominciando.
1 Mi sarei atteso che Destra e Lega, non solo esultassero (anche a nome della maggioranza silenziosa del paese, che la Dottrina Merkel la sottoscriverebbe subito), ma aggredissero il Governo Renzi perché la introducesse tal quale. Invece, pur di esprimere un loro sentimento antitedesco, affermano che essa è utile alla Germania (ci mancherebbe che non lo fosse), perché in questo modo si dotano di mano d’opera pregiata a basso costo, vista la loro bassa natalità. Certo, e allora? Delle due l’una, costoro o sono idioti o sono in mala fede.
2 Altrettanto avrebbe dovuto fare il Governo Renzi, andando in Parlamento e proponendo una legge identica. Grande spolvero, rischio zero. In Italia oggi, nei vari centri di accoglienza, ci sono 6.546 siriani, di questi solo 155 hanno fatto richiesta di asilo. Con una legge così si potrebbe chiudere il Cara di Mineo, dove i siriani sono 2, tutti gli altri 3.217 immediatamente rimpatriati. Temo che il vero problema per Renzi non siano i migranti, ma il business dei migranti delle Coop rosse, bianche, vaticane (esemplare il primo “Virus” di Porro).
3 Sono in attesa che, dopo il trasporto di amorosi sensi verso la Cancelliera, la Sinistra si renda conto della potenza esplosiva della Dottrina Merkel: fa a pezzi la loro ideologia. Facile parlare di “accettazione” difficile se essa è legata a doppio filo al “rimpatrio”. Abituati a parlare solo di diritti hanno perso la cultura dei doveri.
4 I più incupiti, quasi disperati, sono gli intellò. La Dottrina Merkel li ha spiazzati, frastornati hanno reagito, a caldo, definendola una grande statista dalla vista lunga, poi hanno capito che la sua dottrina è diabolicamente onesta e veramente “europea”, nel senso che si oppone ai loschi interessi americani. A differenza di quello che diceva Tacito “le cattive notizie vengono sempre dalla Germania” ora le cattive vengono dagli Stati Uniti, le buone dalla Germania. Applicando questa dottrina è evidente che la Germania si opporrà a ogni tentativo di fare guerra all’Isis, se fai una politica di accoglimento di popoli che fuggono da guerre non puoi certo, al contempo, portare la guerra nei loro paesi. Per fortuna, ai tre “guerrafondai” (Francia, UK, Usa, e al loro nuovo amico, il nazi teocratico Iran), si oppongono nei fatti Russia, Germania, Papa Francesco, ma soprattutto i popoli. Come due anni fa.
L’aspetto drammatico per costoro è che non hanno neppure capito il puzzle-scenario, complicato fino all’inverosimile nel quale si trova il Medio Oriente, anche per colpa loro (la ridicola dottrina “esportare la democrazia ai musulmani”). Al contempo, non sanno che i popoli dell’Occidente non vogliono, e non sono più in grado di fare nessuna guerra. Sganciare qualche bomba nella sabbia è puro onanismo. L’unica guerra è di terra, i nostri figli e nipoti dovrebbero calzare stivali militari: impensabile, abituati come sono agli infradito.
Sono curioso di vedere all’opera Matteo Renzi, nella fase ove, almeno fino a ora, è stato carente, la mitica execution. Questa è la grande occasione della sua vita, se dovesse applicare la Dottrina Merkel nello stesso modo in cui la applica lei, umanità nella fase di “accoglimento”, teutonica fermezza nella fase di “rimpatrio”, se avesse la personalità per lasciare soli i tre poveretti a giocare alla guerra, per lui arrivare al 2018 sarebbe una passeggiata, così l’elezione fino al 2023. Si identificherebbe nel Partito della Nazione, con o senza Italicum avrebbe la maggioranza assoluta, Salvini e Grillo evaporerebbero, Berlusconi potrebbe finalmente ritirarsi in Crimea.
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