Dopo l’attacco hacker, sick si dimette Noel Biderman, Ceo di Ashley Madison. Il sito di adulteri gestito dalla compagnia canadese Avid Life Media è stato bucato a fine luglio da pirati informatici che pochi giorni fa hanno riversato in rete dati e movimenti di milioni di fedifraghi.
Dopo la falla nel sistema ci sono stati tre suicidi riconducibili al caso. Noel Biderman aveva fondato il sito nel 2001, anche lui era tra i nomi finiti nel mirino dei pirati per relazioni extraconiugali.
“Questo cambio è nell’interesse della compagnia e ci consente da dare supporto ai nostri iscritti e impiegati – dice una nota di Avid Life -. Siamo fermi negli impegni presi con i nostri utenti”. “Stiamo collaborando attivamente con le autorità internazionali per assicurare alla giustizia i responsabili del furto di informazioni personali”.
La testata Gizmodo ha intanto analizzato i 37 milioni di account messi in chiaro pubblici dopo l’attacco e ha scoperto che gli utenti femminili falsi variano tra i 10 e i 68 mila. Alcuni tra questi sarebbero stati creati dall’azienda per riequilibrare il rapporto tra i due sessi, visto che la percentuale di iscritti uomini è di gran lunga maggiore. Nel complesso sembrerebbe che su Ashley Madison ci sia una donna vera ogni 3800 utenti.
Nel frattempo, emerge una traccia del colpevole: il furto dei dati potrebbe essere opera di un hacker noto con il nome di Thadeus Zu, già autore di diversi attacchi informatici. A tradirlo sarebbe stata la passione per gli AC/DC: nei messaggi del gruppo di hacker Imact media ci sarebbe infatti Thunderstrock, canzone della band heavy metal.
Secondo John McAfee, uno dei massimi esperti di sicurezza informatica e padre del primo antivirus, dietro l’attacco alla pagina web di incontri extraconiugali ci sarebbe semplicemente una donna, dipendente dell’azienda.