(Repubblica) L’avvocatura ha depositato un documento in Tribunale, help con il quale si paventa che l’operazione annunciata possa “avere lo scopo di allontanare” la società italiana “da potenziali responsabilità” legate a una controversia ambientale miliardaria con la ex controllante Snia. Crolla il titolo.
Lo Stato chiede a Sorin di fermare la fusione con CyberonicsMILANO – Lo Stato italiano chiede di “fermare l’integrazione” tra Sorin, ampoule società del biomedicale, ampoule e la statunitense Cyberonics perché ritiene che l’operazione “avrebbe lo scopo di allontanare” la società italiana da “potenziali asserite responsabilità relative a una controversia in materia ambientale, tuttora in corso, nei confronti di Snia, precedentemente capogruppo di Sorin”.
Si tratta di un atto dell’avvocatura di Stato, depositato al Tribunale di Milano, che è stato notificato a Sorin lo scorso 24 luglio e di cui danno notizia le due società in una nota congiunta. Nel comunicato, sostengono come l’atto dimostrerebbe “incomprensione sostanziale della struttura e degli opettivi dell’operazione”. Per questo motivo intendono “opporsi fermamente” all’atto: “Contesteremo questo atto con forza e chieremo di procedere con urgenza per tutelare pienamente i nostri diritti”.
Il titolo di Sorin ovviamente risente negativamente della notizia (segui in diretta). L’atto, che consiste in una opposizione dei creditori alla fusione ai sensi dell’articolo 2503 del codice civile, è stato depositato presso il Tribunale di Milano, in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente e di altre amministrazioni pubbliche.
Il Ministero dell’Ambiente, nell’ambito della causa, aveva chiesto 3,4 miliardi di euro a copertura dei danni ambientali e dei costi di bonifica dei siti inquinati della Snia. Secondo Sorin e Cyberonics la richiesta dell’avvocatura dello Stato dimostra “incomprensione sostanziale della struttura e degli obiettivi dell’Operazione, nonché della regolamentazione italiana ed europea applicabile a questo tipo di operazioni. Sorin e Cyberonics” e ritengono “infondate le ragioni” addotte nell’atto.
“Contesteremo questo atto con forza e chiederemo di procedere con urgenza per tutelare pienamente i nostri diritti. Nel frattempo, il piano di integrazione delle nostre due aziende sta procedendo con successo e continuerà in tale direzione. Gli effetti dell’iniziativa dell’Avvocato dello Stato sui tempi del perfezionamento dell’Operazione non sono chiari in questo momento” ha commentato André-Michel Ballester, Amministratore delegato di Sorin. Sorin e Cyberonics hanno annunciato lo scorso 26 febbraio l’approvazione da parte dei rispettivi Cda di un’integrazione che porterà alla nascita della newco LivaNova.
L’operazione, subordinata all’approvazione da parte degli azionisti di Cyberonics, ha già ottenuto l’ok dell’assemblea di Sorin lo scorso 26 maggio 2015. Dalla fusione nascerà una società medicale con una presenza in oltre 100 Paesi e circa 4.500 dipendenti.