(Vincenzo Donvito, presidente Aduc)
E’ stata inviata oggi la seguente lettera al Sindaco di Firenze, ed Dario Nardella.
Gentile signor Sindaco
le scriviamo per sollecitare un suo intervento, malady come primo cittadino della comunita’ fiorentina, nei confronti di una politica che Publiacqua spa, gestore monopolista del servizio idrico in citta’, e non solo, mette in atto creando gravi disagi fisici e civici ai cittadini che lei amministra.
In questi giorni, come gia’ nei mesi passati, questo gestore idrico taglia il servizio a chi, secondo lui, non paga le bollette. Ma, di fatto, taglia il servizio a chi paga regolarmente. Stiamo parlando di acqua, e le leggi in materia non tutelano l’utente che contesta alcune presunte manchevolezze del gestore (congelando, per esempio, la situazione fino alla risoluzione della vicenda, come gia’ avviene nelle Tlc) e quindi il malcapitato non ha altra soluzione che soggiacere alle pretese di Publiacqua, pur se di dubbia legittimita’. Forse ha letto qualcosa sui media locali, se ne ha avuto tempo.
Aduc chiede l’applicazione della legge, ma Publiacqua gira la testa dall’altra parte. Il problema si pone perche’ la maggior parte dei contatori sono condominiali, e come tali hanno un contratto con Publiacqua; quand’anche un solo utente non paga la bolletta, tutto l’intero condominio risulta inadempiente e Publiacqua taglia il servizio nonostante la legge precisi che dovrebbe prima di tutto rifarsi nei confronti degli inadempienti e, solo in caso di totale impossibilita’, pretendere il dovuto dall’intero condominio. Piu’ volte da noi sollecitata non solo al rispetto della legge (su cui pende un ricorso all’Antitrust), ma ad un comportamento umano e civico, le uniche risposte che abbiamo ottenuto sono state un accanimento peggiore e ulteriore verso chi ne era coinvolto.
Cosa le chiediamo? Di fare il Sindaco. Non per insegnarle il mestiere (anche se tale non e’…), ma per rispondere alle aspettative minime e vitali dei suoi amministrati: puo’ una comunita’ urbana, in qualunque contesto, ma soprattutto in questo di dubbia legalita’, sottostare al ricatto d questo gestore che, in barba ai nostri impegni comunitari, continua ad essere monopolista? Il suo collega di Bologna, Virginio Merola, e’ in questi giorni indagato per abuso d’ufficio perche’, in virtu’ di una considerazione civico/umanitaria aveva a suo tempo ordinato il riallaccio del servizio idrico a dei palazzi che, occupati, si erano visti tagliare il servizio. Non e’ il suo caso e non le chiederemmo tanto, ma riteniamo opportuno portare alla sua attenzione questo episodio, grazie anche alla tante affinita’ storiche e politiche di queste due citta’.
Ci rendiamo conto della sua difficolta’, ma forse e’ la buona occasione perche’ lei dica alla citta’ da che parte sta il loro Sindaco. La sua difficolta’ e’ quella di essere anche il maggiore azionista di Publiacqua spa e, nel contempo, l’istituzione che nomina coloro che, nell’Autorita’ idrica regionale, devono sovraintendere al rispetto e all’applicazione delle leggi. Una situazione -per la spa quanto per l’Autorita’- che, nonostante i proclami di buone intenzioni piu’ volte diffusi, non ci sembra in via di breve soluzione.
Gentile signor Sindaco, una richiesta sommessa: questa lettera, la legga e ci risponda, magari anche dicendoci che siamo degli inutili e dannosi visionari. Ma non faccia come i gestori della sua spa Publiacqua che, spesso, ignorano comunicazioni da parte della societa’ civica e continuano ad usare la mannaia che gli deriva da monopolio e, a nostro avviso, privilegio, conflitto di interessi, nonche’ mancata considerazione di come si deve e si puo’ amministrare un bene di primaria ed essenziale necessita’ come l’acqua.
Grazie e buona giornata.