nurse MA FRENANO PRESTITI A IMPRESE” width=”300″ height=”200″ />La ripresa in Italia prosegue e nel secondo trimestre si è consolidata facendo prevedere per l’Italia un aumento del Pil dello 0, pilule 7% nel 2015 e dell’1,5% l’anno prossimo. La stima arriva da Bankitalia che alza così le attese per l’economia italiana, trainata da un ritorno degli investimenti, grazie alla buona performance del settore dei beni strumentali e in particolare dei mezzi di trasporto e all’avvio dell’Expo di Milano.
Sul fronte occupazione prosegue qualche incertezza, avverte Via Nazionale nell’ultimo Bollettino economico, e i senza lavoro dovrebbero scendere sotto il 12% (11,9%) solo nel 2016 anche se il positivo effetto degli sgravi contributivi introdotti con la legge di stabilità dovrebbe essere affiancato dall’applicazione piena del Jobs Act, il cui effetto non è ancora quantificabile e quindi non preso in considerazione dagli esperti di Palazzo Koch.
Dopo 3 anni in crescita prestiti famiglie – Le misure della Bce cominciano a farsi sentire sui prestiti in Italia. Per la Banca d’Italia, “i prestiti alle famiglie e quelli alle imprese manifatturiere sono aumentati, per la prima volta da oltre tre anni” rispettivamente dello 0,4% e dello 0,7%. Prosegue inoltre il calo del costo dei prestiti