(La Stampa) Il ristorante/Il bello & il buono/Le pagelle di Raspelli. Al Gaudio tanta gastrofilosofia ma una cucina velleitaria. Esì che di esperienza ne ho! E sì che di anni passati a provare ristoranti ne ho… (esattamente 40 dal 10 ottobre 1975 quando obbedii per la prima volta agli ordini di Cesare Lanza). Mi avrebbe dovuto mettere in allarme l’insegna, sale quel Gaudio che è una parola desueta, difficile e pericolosamente programmatica sulla tavola di un ristorante. Anche la ragione sociale (che gioca con nome e cognome dello chef, Simposio di Papa Diego…) mi avrebbe dovuto mettere sul chi vive ma, soprattutto, mi sarei dovuto porre degli interrogativi quando, davanti alla bella grande originale costruzione che ospita questo affascinante locale, ho letto la
scritta vistosa sotto la parola Gaudio: Territorio Ricerca Evoluzione. Non c’è nulla di grande da aspettarsi dalla cucina di un bellissimo elegante locale che invece che farti mangiare vuole fare gastro-filosofia. Diciamolo subito: qui ci trovate entusiasmo, gentilezza, voglia di fare, impegno e perfino coraggio… Ma perché si avventurano nella creatività? Ma perché non stanno raso terra invece di voler volare come degli Icaro? La spuma di merluzzo in guazzetto di pomodoro del pre antipasto cortesemente offerta è ottima e invitante, pani e gallette fragranti, poi arrivano i piatti: insalata di filetti di sogliola al tartufo nero e carciofi spinaci novelli e zabaione salato alla maggiorana (un guazzabuglio); rognone di vitello al porto e tartufo nero con fagioli canellini e pane (una valanga) all’aglio: il connubio pane e fagioli era un’asciugante contraddizione
gastronomica; il sampietro croccante con caviale e purea di porri alle erba pepe sapeva solo dalla panatura; altrettanto priva di gusto e sapidità la gallinella di mare e gamberi viola allo spiedo di limoncina (inutile perdita di d i t e m p o c h e n o n d ava niente al piatto) con purea di piselli novelli e infuso di fiori di camomilla e the verde (gastro connubio terribile per il mio palato). Gastro follia anche accostare la passata di cetriolo (sic!) con quella di mela verde per il dolce al latte vaccino. Piatti e piccola pasticceria quindi velleitari, sorbetto al mango pienotto ma buono, gelato di crema perfetto. Troppo poco per salvare la cena. GAUDIO BARBARIGA (BS) VIA INDUSTRIALE 3 WWW.RISTORANTEGAUDIO.IT PROVATO IL 2552015
il voto
10/20