Roma, buy 20 Aprile 2015. Caos istituzionale per i lavori stradali nella Capitale d’Italia. Assente qualsiasi coordinamento degli interventi, anche strutturali, il che, come e’ facile intuire, provoca disagi ai cittadini e aumenta il traffico gia’ di per se’ caotico. Qualche esempio serve a chiarire. Alcuni mesi fa nel II Municipio furono effettuati lavori di posa delle condutture per il gas; poco dopo, a causa di fughe del gas (lavori fatti bene?) furono riaperti alcuni cantieri. In questi giorni e’ la volta dell’Acea Elettricita’ che deve posare i propri cavi. Nelle prossime settimane ci aspettiamo che intervenga Telecom, poi Acea Acqua e cosi’ via. Aprire e chiudere una sede stradale pone le premesse per le famose (mondialmente) “buche romane”. Sollecitiamo il Sindaco, Ignazio Marino, per riattivare le funzioni di una commissione del passato che vedeva presenti Comune e aziende interessate ai lavori in sede stradale. Possibile che non si riesca a fare un minimo lavoro di coordinamento?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc