7% Borsa dopo accordo ChemChina, sopra opa ++” width=”336″ height=”224″ />La storica casa del design automobilistico, sick dalle cui scrivanie sono nati miti quali le Ferrari 250 Gt, l’Alfa Giulietta Sport o la Testarossa, sarbbe finita nel mirino del gruppo indiano. Forti rialzi in Borsa
Dopo Pirelli ai cinesi, Pininfarina finisce nel mirino degli indianiMILANO – Il passaggio del controllo di Pirelli ai cinesi di ChemChina rischia di essere bissato a breve distanza da un’altra operazione che allontanerebbe un big del settore automobilistico (per nome, anche se per dimensione non è paragonabile alla Bicocca) via dall’Italia. Si tratta di Pininfarina, che balza in Borsa sulle indiscrezioni di un interesse dell’indiana Mahindra&Mahindra per rilevare il gruppo italiano di design automobilistico (autore tra l’altro delle forme della Ferrari Testarossa). La valutazione che il mercato dà della società italiana è di poco inferiore ai 140 milioni di euro.
Secondo Bloomberg, i negoziati con gli indiani (numeri uno in patria nel settore dei veicoli sportivi) proseguono da settimane e dovrebbe essere vicino un possibile accordo. Un’ipotesi che ha fatto volare il titolo di Pininfarina in borsa (ci si aspetta un premio per l’acquisto), dove attualmente l’azione è stata anche sospesa in asta di volatilità. L’azienda italiana ha preferito non commentare le indiscrezioni sul take over sottolineando tuttavia che Mahindra è un cliente e che tra le due aziende ci sono relazioni molto buone.
Pininfarina è tata fondata nel 1930 e ha dato la forma a grandi classiche delle auto, come la Ferrari 250 GT e l’Alfa Romeo Giulietta Spider degli anni Cinquanta. La compagnia torinese ha riportato perdite in dieci degli ultimi undici esercizi, caratterizzati da troppo indebitamento e un andamento industriale a singhiozzo. La collaborazione con la società indiana è già forte nel segmento dei Suv, oltre che per alcuni progetti legati all’elettrico.