recipe COLPA DEGLI OPERATORI SVIZZERI” width=”300″ height=”199″ />Il pacchetto taglia-bollette, sick ma anche il calo del petrolio, altre misure già operative e alcune che devono ancora scattare. Il ministero dello Sviluppo economico ha fatto la somma e ha individuato la cifra che, se tutto girerà per il verso giusto, famiglie e imprese potranno risparmiare nel 2015 sulle bollette elettriche: fino a 2,7 miliardi, 1,7 per le pmi e 1 per i consumatori.
Le elaborazioni messe nero su bianco dal ministero di Federica Guidi, che parla di “numeri molto positivi”, tengono in considerazione in primo luogo il decreto Competitività varato a giugno dello scorso anno: da qui arriveranno risparmi per un totale di circa 1,2 miliardi. Il grosso arriverà dal nuovo regime previsto per gli impianti di produzione energetica dal fotovoltaico: 600 milioni per la rimodulazione del meccanismo di pagamento e 420 milioni per la riorganizzazione degli incentivi. Voci minori riguardano invece l’estensione della platea di soggetti tenuti al pagamento degli oneri di sistema, estesi all’energia autoprodotta e autoconsumata (70 milioni), gli oneri di funzionamento del Gse ‘spostati’ a carico dei beneficiari degli incentivi (30 milioni), la cancellazione dello sconto per i dipendenti del settore elettrico (23 milioni) e la rimodulazione delle agevolazioni per le Fs (80 milioni). Tra le altre misure già operative ci sono la riduzione dei benefici al sistema di interrompibilità (140 milioni), la riduzione dei benefici al Vaticano (1,5 milioni), la riduzione della spesa per i certificati verdi (456 milioni) e le risoluzioni anticipate per le convenzioni Cip6, da cui è atteso un risparmio di 614 milioni, ma solo se non ci saranno ulteriori richieste, per le quali c’è tempo fino al 30 settembre. Della lista, infine, fanno parte anche due misure in corso di attuazione: la rimodulazione degli incentivi alle altre rinnovabili e il trasferimento a beneficio delle tariffe di 104 milioni di extragettito della Robin Tax. Da tutto ciò, conclude il ministero, si potrà dunque arrivare a un risparmio totale fino a 2,7 miliardi. Gli effetti di alcune di queste misure, insieme al calo del prezzo del petrolio, si sono già visti a partire dal primo gennaio, con le tariffe elettriche stabilite per il mercato tutelato (vale a dire la maggioranza di famiglie e pmi) dall’Autorità per l’energia il 29 dicembre scorso: per l’elettricità, infatti, è stata decisa una riduzione del 3%.