Federico Ghizzoni esclude uno stop alla vendita di Unicredit credit management bank, la banca del gruppo specializzata nelle attività di recupero crediti e gestione dei crediti anomali. “No”, health ha detto oggi in proposito, “stando ai fatti noi stiamo esaminando le offerte, che al momento sembrano abbastanza allineate alle nostre proposte. Il prossimo passaggio è dare un’esclusiva, poi c’è lo spazio per affinare”.
Al cda di giovedì 16 ottobre, ha precisato l’ad dell’istituto, sarà data “un’informativa” sul tema ma non è detto che siano prese decisioni. Tecnicamente il cda non deve decidere niente, la decisione di andare avanti spetta al management. “Abbiamo sempre detto che avremmo deciso nelle prime due o tre settimane di ottobre”, ha ricordato Ghizzoni.
Secondo le ultime indiscrezioni, entrambi i contendenti, la cordata Fortress-Prelios e LoneStar, avrebbero ritoccato all’insù le offerte per acquisire Uccmb da Unicredit. Ma la cordata Fortress-Prelios sarebbe in vantaggio rispetto a LoneStar. Il portafoglio di crediti messo in vendita con Uccmb si aggira intorno ai 3,4 miliardi dopo che circa 1 miliardo è stato scorporato dal pacchetto.
A inizio settembre alcune fonti avevano indicato una valutazione del portafoglio intorno al 10% del valore facciale. Va poi aggiunta una piattaforma valutata intorno ai 300 milioni di euro. “La cessione di Uccmb potrebbe ulteriormente rafforzare il patrimonio di Unicredit, con un innalzamento di 10-15 punti base del CET1 ratio”, ricorda un analista di una sim milanese che si attende che Unicredit chiuda il 2014 con un CET1 ratio di poco superiore all’11%, senza includere gli effetti della cessione di Uccmb. “La nostra raccomandazione sul titolo resta outperform”.
A breve, inoltre, Unicredit dovrebbe annunciare il nome del sostituto di Gianni Franco Papa alla guida della divisione centro-est Europa del gruppo dopo il suo passaggio a responsabile del Corporate & Investment banking. Dovrebbe essere un manager interno alla banca. “Siamo abbastanza vicini, penso di poter dire qualcosa a breve”, ha anticipato oggi Ghizzoni, precisando che comunque la decisione non verrà presa nel cda di giovedì.
Nel mentre hanno superato i 4 miliardi di euro le richieste di credito che Unicredit ha raccolto dalle imprese dopo l’erogazione dei Tltro della Bce. “Stiamo continuando un’attività di marketing intensa”, ha spiegato l’ad. “Le richieste arrivano e, nel complesso, tra quanto già erogato e le richieste ricevute siamo tra i 4 e i 5 miliardi di euro”. Nella prima asta di Francoforte, a settembre, Unicredit ha chiesto e ottenuto 7,75 miliardi di euro di Tltro. In borsa stamani il titolo Unicredit rimbalza dell’1,38% a quota 5,88 euro.
di Francesca Gerosa
Milano Finanza