DONNE AL TIMONE/ LA REGINA DEGLI SCOOP SI RACCONTA
MA CHI E’ DAVVERO SILVANA GIACOBINI?
NON C’E’ FLIRT DI STAR, CALCIATORE O IMPRENDITORE CHE LE SFUGGA. MA HA MESSO IN COPERTINA ANCHE RITA LEVI MONTALCINI E AMMIRA LA NATURALEZZA DI FRANCA CIAMPI. PERCHE’ NON SI VIVE DI SOLO GOSSIP.
(di Cesare Lanza per Panorama, 7 dicembre 2001) Silvana Giacobini, romana trapiantata a Milano, segno astrologico pesci, direttore di “Chi”, scrittrice, conduttrice di programmi televisivi, regina del giornalismo “rosa”.
“Alt. Mi scusi: preferirei che si parlasse di cronaca, punto. Aggiungere “rosa” è limitativo. E’ vero, qui non si tratta di cronaca politica o di cronaca rosa, ma di coppie che si formano e si spaccano, su vicende sentimentali… Ma facciamo un giornalismo assolutamente corretto, di cronaca. E i risultati ci danno ragione: “Chi” nel 2002 festeggerà il settimo compleanno ed è in crescita continua, sia per la pubblicità, sia per la diffusione.”
– Di solito i nuovi giornali, anche quelli di maggior successo, trovano la loro fisionomia definitiva a poco a poco. Il “Chi” di oggi corrisponde al progetto iniziale o ha avuto rilevanti modifiche?
“E’ come lo avevo immaginato. Però un giornale è una creatura vivente: si adatta via via a ciò che ha intorno. Nella sostanza e nella forma. Ed è sempre perfezionabile.”
– Uno scoop memorabile?
“Tanti! Ma ricordo con piacere la nascita della relazione tra Marco Tronchetti Provera e Afef. E lo spessore che abbiamo subito dato all’evento. Molti lo consideravano un flirt leggero, invece è arrivato fino al matrimonio…”
– Errori?
“Tanti. In buona fede, naturalmente. E a parte gli errori, non amo rileggere il giornale perché sono incontentabile: c’è sempre qualcosa che si poteva fare meglio.”
– Sassolini nella scarpa?
“Uno c’è. Quando “Chi” uscì, un grande giornale scrisse che io dormivo al pomeriggio… e anche adesso, di recente, qualcuno si è spinto a scrivere che lavoriamo poco.”
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– E da dove sono arrivate, queste frecciate?
“Dico il peccato, non i peccatori. Comunque, una grossolanità. La redazione l’ha presa a ridere, di gusto. I miei giornalisti hanno un senso dell’umorismo superiore al mio. Tutti quelli che lavorano con me sanno che “Chi” nasce ogni settimana da una dura disciplina.”
– A proposito di redazione, come la chiamano, direttore o direttrice?
“Via via, si è imposto il termine direttore. Per me è indifferente. Miro alla sostanza, non alla forma. Sono diversa da come uno, forse, mi immagina!”
– Pugno di ferro in guanto di velluto?
“Sono molto autodisciplinata. Chiedo molto a me stesso e perciò esigo tanto anche dai miei collaboratori.”
– Lei, nel suo giornale, si occupa di retroscena, anticipazioni, indiscrezioni sulla vita di personaggi famosi: personaggi che poi spesso vede e frequenta, nella vita privata. Con situazioni imbarazzanti?
“Ideale sarebbe non frequentare nessuno, avere le mani totalmente libere. Ma “Chi” corrisponde a una filosofia di giornalismo (informazione rigorosamente mai deformata) in cui la conoscenza e le testimonianze dirette sono preziose. Perché, per noi, è sempre un obbligo interpellare le persone coinvolte in ciò che scriviamo. E chiunque è libero di confermare o negare… la verità prima o poi salta fuori.”
– Cosa detesta, più di tutto?
“L’arroganza. E sto attenta a non peccare a mia volta: ferisce me e non è giusto che debba ferire altri.”
– “Chi” accende i riflettori sui soliti volti e nomi, noti o notissimi. Ma quanti saranno? Cento, mille?
“Non li ho mai contati.”
– Vorrei da lei, arbitra di tendenze e notorietà, alcuni giudizi…
“Sentiamo.”
– I più simpatici?
“Carlo Azeglio Ciampi e la moglie Franca in particolare: spontanea, naturale.”
– I personaggi da copertina di maggior gradimento presso il suo pubblico?
“Direi che l’impatto di Carolina si è esaurito. Poi, dipende dal momento… Ad
esempio Romina, che non appare tanto, oggi è al centro del clamoroso caso con Al Bano e quindi… Così come la liaison tra Roberto Zaccaria e Monica Guerritore…”
– I presenzialisti?
“Qui c’è una riflessione da fare. Alludo alle letterine, cartoline,
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schedine, veline…
Bellissime, deliziose, intendiamoci bene. Ma questo modo di apparire in video fa venire in mente la battuta di Franca Ciampi sulla televisione deficiente: da intendere secondo il verbo latino deficere… Significa che manca qualcosa. Riempiono un vuoto.”
– I nuovi?
“ Delizioso il debutto di Barbara Berlusconi, che noi avevamo anticipato con il
fotoreportage a Macherio.”
– Intramontabili?
“ Rita Levi Montalcini! Bellissima, a 92 anni, in un costume da bagno nient’affatto
portato male. Nessun altro giornale le ha dato la copertina.”
– La novità?
“I calciatori. Come protagonisti di flirt e amori vari da copertina, sono nati con noi.
Christian Vieri è un po’ devitalizzato, sempre e solo con Elisabetta Canalis. Formidabili Paolo Maldini, Billy Costacurta… Si delineano nuovi intrecci interessanti, come nelle case reali: Martina Colombari, ex di Billy, si mette con Valerio Morabito, ex di Alessia Marcuzzi, che ora sta con Simone Inzaghi…”
– I simpatici, gli affascinanti?
“ Tra le donne, svetta Sabrina Ferilli, una che non si dà arie, normale nell’anormalità
della sua grande bellezza.”
– Tra gli uomini?
“Ezio Greggio, in Italia. Tra gli stranieri Richard Gere… Brad Pitt. E in particolare George Clooney : appena ci siamo conosciuti è nato un feeling vero, con tante risate.’ Raro che una star di Hollywood sia così spontanea, di primo acchito.”
– Una Nazionale di giornalisti maschi?
“Mi piacciono Ferruccio de Bortoli, Enrico Mentana, Emilio Fede, Carlo Rossella, Clemente Mimun, Pierluigi Magnaschi… E Bruno Vespa. E Giuliano Ferrara: nel bene e nel male, una vera valanga!”
– E una Nazionale al femminile?
“I primi nomi che mi vengono in mente: le due direttrici di Donna Moderna, Cipriana Dall’Orto, Patrizia Avoledo…e tante altre della Mondadori, cioè di casa nostra, che sarebbe troppo lungo elencare. E poi Lucia Annunziata, Maria Luisa Agnese, Chiara Beria, Barbara Palombelli, Lilli gruber, Tiziana Ferrario, Cesara Buonamici.
– Il peggior difetto del giornalismo?
“Usare una parte del vero per raccontare il falso. E’ un vizio/vezzo che mi esaspera.”
– Vigilia di un fatidico anniversario: timore per la crisi del settimo anno o desideri di cambiamenti?
“Né l’uno né gli altri. Però, ho sempre avuto voglia di inventare cose nuove.”
– E c’è qualcosa che nessuno immagina, di lei?
“Mah… Potrei morire di voglia di fronte a un piatto di patatine fritte.”