
La banca britannica rinuncia al piano di trasferire la propria sede a Hong Kong. La soddisfazione del governo: “Un voto favorevole alle politiche di Cameron”
Numerosi analisti avevano interpretato la decisione strategica di HSBC riguardo alla sede del suo quartier generale come un indicatore significativo per il referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione Europea. Alla fine, chi si definisce euro-ottimista nel Regno Unito tira un sospiro di sollievo: HSBC rimane a Londra. La notizia ufficiale, anticipata da voci nei giorni scorsi, rimbalza oggi su numerosi media britannici. Il Financial Times la definisce un “regalo di San Valentino in ritardo” per il Regno Unito, mettendo in evidenza il “sospiro di sollievo” nella City per una decisione che allontana l’ipotesi di un trasferimento dell’importante istituzione a Hong Kong, con possibili effetti a catena. Si teme che la capitale finanziaria europea possa subire perdite qualora si verifichi un allentamento dei legami con Bruxelles.
HSBC ha giustificato la scelta finale del suo consiglio di amministrazione (“all’unanimità”) sottolineando l’importanza del “sistema legale” e della “cornice di regole rispettate a livello internazionale” della Gran Bretagna, evidenziando inoltre che Londra è uno dei centri finanziari di prim’ordine nel mondo e attrae “talenti altamente qualificati”. Un portavoce del Tesoro britannico ha definito questa decisione anche “un voto di fiducia” nella politica economica del governo di Cameron.
“Repubblica”