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Dopo un decennio di cali costanti, il settore delle assicurazioni auto in Italia ha registrato un significativo aumento dei premi a partire dalla seconda metà del 2022, in risposta alla pressione inflazionistica che ha caratterizzato l’economia globale. Secondo quanto riportato dal presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, nella foto, alla fine del 2023 i prezzi delle polizze Rc auto erano cresciuti del 7,9% rispetto all’anno precedente, segnando un’inversione di tendenza dopo anni di stabilizzazione dei costi.
Questo trend di crescita è proseguito nei primi mesi del 2024, sebbene con un rallentamento rispetto ai picchi registrati nel 2023. Nel mese di maggio, il premio medio è stato pari a 400 euro, una cifra che, seppur leggermente inferiore, mostra una ripresa rispetto ai valori precedenti alla pandemia di COVID-19. Tuttavia, secondo le previsioni dell’Ivass, la tendenza al rallentamento dei premi Rc auto dovrebbe continuare nei prossimi mesi, riflettendo una stabilizzazione del mercato assicurativo.
Parallelamente alla crescita dei premi Rc auto, l’Ivass ha rilevato un aumento complessivo nella raccolta nel ramo danni del settore assicurativo, che ha registrato un incremento del 6,6% nel 2023, portando il valore complessivo della raccolta a 38 miliardi di euro. Questo aumento è stato trainato principalmente dalle coperture per rischi diversi dall’Rc auto, evidenziando un cambiamento nella composizione del portafoglio assicurativo nazionale.
Negli ultimi dieci anni, l’incidenza dei comparti salute (malattia e infortuni) e property (incendio, elementi naturali e altri danni ai beni) è salita dal 32% al 40%, avvicinandosi al 42% rappresentato dal comparto auto. Questo trend indica una crescente diversificazione delle esigenze assicurative dei consumatori italiani, con una maggiore attenzione verso la protezione della salute e dei beni.